Le neuroscienze, studia il comportamento in relazione all’attività cerebrale. I pionieri di questo campo sono: Cajal, che descrisse la struttura dei neuroni, Herrison, che dimostrò la continuità tra le parti della cellula nervosa, Helmholtz, che fondò l’elettrofisiologia, e Gall, che ipotizzò l’esistenza di centri cerebrali per le funzioni mentali.Gall propose la frenologia, basata sull’idea che le funzioni mentali dipendessero da regioni cerebrali specifiche. Flourens criticò questa teoria e sostenne che il cervello funzionasse come un’unità. Wernicke, Sherrington e Cajal svilupparono il connessionismo cellulare, basato sull’idea che i neuroni fossero le unità responsabili dei messaggi del sistema nervoso. 


I pionieri delle neuroscienze

E’ compito delle neuroscienze quello di spiegare il comportamento in termini di attività celebrali: ovvero in che modo milioni di singole cellule nervose operino nel cervello per determinare la comparsa di comportamenti, e come queste cellule sono a loro volta influenzate dalle condizioni ambientali.

Cayal

Uno dei pionieri di questo campo fu Cajal, che grazie al metodo d’impregnazione messo a punto da Golgi, poté visualizzare la struttura di tutto il neurone al microscopio e formulare la cosiddetta dottrina del neurone. Questa si basava sul principio secondo il quale i singoli neuroni sono i componenti elementari e la sorgente dei messaggi del sistema nervoso.

Herrison riuscì a dimostrare che i dendriti e l’assone sono espansioni della cellula nervosa continue con il corpo cellulare.

Helmholtz gettò le basi dell’elettrofisiologia scoprendo che l’attività di una cellula nervosa è in grado d’influenzare l’attività di altre cellule in maniera del tutto prevedibile.

I principali studiosi del XIX e XX secolo

Alla fine dell’800 inoltre con l’influenza della farmacologia si dimostrò che molte sostanze chimiche sono in grado d’interagire con recettori specifici localizzati sulla superficie della cellula nervosa.

Le ricerche psicologiche sul comportamento hanno origine nella filosofia della Grecia classica, molte idee si trovano già formulate nelle opere di Descartes , Locke e Hume. Questa disciplina si amplificò all’inizio del 1900  con le ricerche di Darwin sull’evoluzione.

La frenologia di Gall

Gall
Gall e la frenologia

Un primo sforzo per riunire sotto una visione unitaria concetti biologici e psicologici nello studio del comportamento fu tentato da Gall, il quale sosteneva che singole regioni della corteccia cerebrale sono in grado di controllare particolari funzioni mentali. Egli inoltre ipotizzo che i centri deputati a ciascuna funzione mentale potessero svilupparsi ed aumentare di dimensioni con l’uso. Quando un centro cresceva determinava la formazioni di solchi e protuberanze che permettevano si riconoscere quali fossero le zone cerebrali più sviluppate. Gall in questo modo gettò le basi della frenologia.

Dalla frenologia al connessionismo cellulare

Flourens sottopose le idee di Gall ad analisi sperimentale, egli praticò l’ablazione di diverse parti del sistema nervoso identificate da Gall, e giunse alla conclusione che ogni parte dell’emisfero cerebrale e in grado di eseguire tutte le funzioni che spettano all’emisfero stesso; una lesione limitata di un emisfero cerebrale doveva perciò influire in eguale misura su tutte le funzioni superiori. Flourens così diceva:” le facoltà di percepire, di concepire o di volere non rappresentano che diversi aspetti di facoltà essenzialmente unitarie”.

Gall propose la frenologia, basata sull’idea che le funzioni mentali dipendessero da regioni cerebrali specifiche. Tuttavia, Flourens criticò questa teoria e sostenne che il cervello funzionasse come un’unità. Successivamente, Wernicke, Sherrington e Cajal svilupparono il connessionismo cellulare, basato sull’idea che i neuroni fossero le unità responsabili dei messaggi del sistema nervoso.

Secondo gli autori i singoli neuroni sono le unità responsabili dei messaggi del sistema nervoso; essi si ritrovano raggruppati in unità funzionali e sono connessi l’uno all’altro in maniera precisa. In particolare Wernicke dimostrò che manifestazioni diverse del comportamento sono mediate da regione diverse interconnesse da vie nervose.

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By altrimondi

S.Aboudan PhD in Psicofisiologia del sonno Università degli Studi di Firenze

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