Le parasonnie sono disturbi del sonno che si manifestano con comportamenti anomali durante la notte. Questi disturbi si dividono in base al momento della loro comparna all’interno dell’episodio di sonno.
Le parassonie dell’addormentamento sono quelle che si verificano quando il soggetto sta per addormentarsi o durante le fasi di sonno leggero.  Esse comprendono i sussulti mioclonici, che sono scosse violente e rapide dei muscoli accompagnate da percezioni sensoriali; il bruxismo, che è il digrignare i denti durante il sonno; il sonniloquio, che consiste nell’emissione di frasi o parole durante il sonno che possono essere coerenti o senza senso; e la sindrome delle gambe senza riposo, che è la sensazione spiacevole alle gambe che provoca il bisogno di muoverle e alzarsi dal letto.
Le parassonie del prima parte della notte sono il sonnambulismo e il pavor notturno. Il primo, è una serie di comportamenti automatici e inconsapevoli che il soggetto compie nella prima parte della notte. Il soggetto non ricorda nulla al mattino e può mettersi in pericolo. Il pavor notturno, che è un comportamento terrorizzato del soggetto durante il sonno profondo. Il soggetto non reagisce alle rassicurazioni e può avere fenomeni neurovegetativi.
Le parassonie dell’ultima parte della notte riguardono i disordini del comportamento durante il sonno REM, che sono comportamenti aggressivi del soggetto in risposta a sogni movimentati. Il soggetto non moatra l’atonia muscolare tipica del sonno REM e può ferirsi o ferire il partner. Questo disturbo può essere associato a sindromi degenerative.
Le parassonie del risveglio si verificano quando il soggetto si sveglia in una condizione di confusione, disorientamento (sleep drunkenness) e possono essere associate alla privazione del sonno, dall’assunzione di farmaci o alcol.


Introduzione

Le parasonnie sono più frequenti nei bambini rispetto agli adulti e rappresentano episodi di attivazione del SNC  coinvolgendo il corpo, attraverso le vie motorie o il sistema neurovegetativo, e le funzioni psichiche. Quasi tutte non lasciano alcun ricordo al risveglio.

In genere quando si presentano in modo sporadico non rivestono un carattere patologico al contrario possono divenire un fenomeno patologico (problema di convivenza familiare e sociale).

In base al momento della loro comparna all’interno dell’episodio di sonno è possibile classificarle in:

  • PARASONNIE dell’ADDORMENTAMENTO:
    • SUSSULTI MIOCLONICI
    • BRUXISMO
    • SONNILOQUIO
    • SINDROME DELLE GAMBE SENZA RIPOSO
  • PARASONNIE DELLA PRIMA PARTE DELLA NOTTE:
    • ENURESI NOTTURNA
    • PAVOR NOCTURNUS (bambino) o INCUBO NOTTURNO (adulto)
    • SONNAMBULISMO
  • PARASONNIE DELLA SECONDA META’ e DELL’ULTIMA PARTE DELLA NOTTE
    • DISORDINI DEL COMPORTAMENTO DURANTE IL SONNO REM (REM Sleep Behavior Disorder – RBD)
  • PARASONNIE DEL RISVEGLIO:
    • SLEEP DRUNKENNESS

Parasonnie dell’addormentamento

Sussulti mioclonici

Consistono in rapide e violente scosse miocloniche che interessano la muscolatura del tronco e degli arti (soprattutto quelli inferiori). Spesso sono accompagnati dalla percezione di un flash, un campanello o la sensazione di cadere nel vuoto.

Bruxismo

Consiste nel digrignare i denti durante il sonno. È frequente nel bambino e nell’adulto (5-20% della popolazione totale). Spesso gli episodi avvengono durante lo stadio 2 del sonno e sono stati descritti anche nella fase REM.

Sonniloquio

È presente a tutte le età ma prevalentemente tra i 3 e i 10 anni, più frequente nelle femmine. Compare durante lo stadio 1 e lo stadio 2 del sonno (più raramente nella fase REM). Durante l’episodio il soggetto emette frasi coerenti ed organizzate o frasi senza senso. Raramente si possono ottenere risposte a domande poste da altri. È spesso associato al sonnambulismo e al pavor notturno.

Michael Ancher -The Sick Girl-
Michael Ancher (1849–1927). The Sick Girl-[Public domain], via Wikimedia Commons

Sindrome delle gambe senza riposo

Interessa dal 5% al 10% circa della popolazione. Può comparire a tutte le età ed è più frequente nelle donne (gravidanza e climaterio).

È caratterizzata dalla comparsa di sensazioni spiacevoli localizzate a livello delle gambe tra il ginocchio e la caviglia che insorgono nelle ore serali mentre il soggetto è a riposo (al cinema o davanti al televisore) e raggiungono il massimo durante l’addormentamento.

Queste sensazioni provocano una irresistibile necessità di muovere freneticamente le gambe e spesso costringono il paziente ad alzarsi dalla poltrona o dal letto.

Registrazioni polisonnografiche (PSG) hanno permesso di evidenziare che l’agitazione motoria del paziente è accompagnata da scosse miocloniche degli arti che diventano ritmiche quando compare il sonno. Il mioclono notturno è caratterizzato da movimenti o scosse agli arti inferiori, ripetitivi e stereotipati, che si presentano durante il sonno. Queste scosse sono prevalenti nella prima parte della notte.

Parasonnie della prima parte della notte

Enuresi notturna

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Prevalenza: 10-15% nei bambini di 5-6 anni, con una leggera predominanza nei maschi (4:3).

Descrizione: Consiste in minzioni involontarie che si verificano in modo abituale durante il sonno. Gli episodi enuretici si verificano principalmente nel corso della prima parte della notte.

Cause: Immaturità vescicale o iperattività della vescica. Lo stimolo della minzione insorge per una minore quantità di urina rispetto al normale.

Terapia: Psicologica, consiste nell’incentivare il bambino e nel praticare l’“allenamento della vescica”, cioè l’abitudine a trattenere l’urina il più a lungo possibile.

Pavor nocturnus

Johann Heinrich Füssli (1781) http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/56/John_Henry_Fuseli_-_The_Nightmare.JPG
Johann Heinrich Füssli (1781) [Public domain], via Wikimedia Commons

Prevalenza: circa l’1-3% tra gli 1 e i 14 anni, ma non sono rari casi in cui il primo episodio si verifica tra i 20 e i 40 anni.

Descrizione: Il soggetto durante lo stadio 4 del sonno (nel primo ciclo) emette un urlo, si siede sul letto terrorizzato e non reagisce alle rassicurazioni dei genitori. Spesso piange.

L’episodio dura spesso alcuni minuti durante i quali il bambino può apparire confuso o tentare di scendere dal letto fino a che non si riaddormenta.

Sono presenti fenomeni neurovegetativi: sudorazione, tachicardia, midriasi (dilatazione della pupilla dell’occhio). Al mattino non conserva alcun ricordo dell’episodio.

Nell’adulto, il pavor prende il nome di incubo e spesso è l’espressione di depressione, ansia o di disturbi fobico-ossessivi. Si caratterizza per la sensazione di oppressione al torace, tachicardia e bisogno di chiedere aiuto.

Sonnambulismo

Édouard Rosset-Granger (1897) La Somnambule
Édouard Rosset-Granger (1853–1934) [Public domain], via Wikimedia Commons

Si tratta di un disturbo episodico che interrompe il normale sonno. Colpisce lo 0,6% delle persone e il 1-6% dei bambini. Di solito inizia prima dei 14 anni.

Durante il sonnambulismo, il soggetto compie azioni automatiche e inconsapevoli nella prima parte della notte, quando il sonno è più profondo.

Il bambino può sedersi sul letto o sul bordo del letto, mormorare parole senza senso, prendere degli oggetti. A volte le azioni sono più complesse: il bambino può alzarsi dal letto, girare per le stanze, aprire cassetti, vestirsi o svestirsi, andare in bagno e urinare, addormentarsi in un altro posto come il pavimento.

L’episodio può durare da pochi minuti a mezz’ora o più e al mattino non viene ricordato. Se il soggetto viene svegliato può essere confuso e disorientato e non ricordare cosa ha fatto.

Il sonnambulismo può essere pericoloso perché il soggetto può evitare gli ostacoli familiari ma può cadere dalle scale o dai balconi. Nei bambini il sonnambulismo non è preoccupante, mentre negli adulti può essere legato a disturbi ossessivo-compulsivi.

Parasonnie della seconada metà e dell’ultima parte della notte

Disordini del comportamento durante il sonno REM (REM sleep Behavior Disorder – RBD)

Il paziente durante la notte presenta comportamenti aggressivi verso se stesso o verso il partner di letto. Questi comportamenti sono in risposta a un sogno movimentato in cui il soggetto si trova nella situazione di dover affrontare una minaccia, un’aggressione o un pericolo. Il suo comportamento, infatti, simula una difesa o un contrattacco. Spesso il paziente si sveglia perché caduto dal letto, o perché si è ferito ad esempio contro un oggetto andato in frantumi.

Le registrazioni polisonnografiche (PSG) hanno evidenziato che questi episodi coincidono sempre con una fase di sonno REM. Durante il sonno REM nei pazienti è assente l’abituale atonia muscolare che impedisce l’espressione dei comportamenti onirici.

Spesso i pazienti che presentano RBD presentano anche sindromi degenerative che interessano alcune strutture troncoencefaliche come ad esempio il ponte. L’RBD può rappresentare anche un sintomo di esordio di un disturbo degenerativo. Infatti, è stato rilevato che nel 38% dei pazienti a cui è stato diagnosticato l’RBD, in seguito hanno presentato una sindrome parkinsoniana.

Parasonnie del risveglio

Sleep drunkenness

È una condizione di confusione, disorientamento, rallentamento dell’eloquio e comportamento inadeguato e automatico causata in genere dal risveglio da una fase di sonno profondo (SWS).

È comune nei bambini sotto i 5 anni ed è spesso associata al pavor notturno e al sonnambulismo.

La sleep drunkenness è favorita dalla privazione del sonno, dall’assunzione di farmaci o alcol.

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By altrimondi

S.Aboudan PhD in Psicofisiologia del sonno Università degli Studi di Firenze

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